Clan

« Older   Newer »
  Share  
goldr31
view post Posted on 30/8/2013, 21:21




I clan sono i gruppi nei quali, gli studenti, entrano, facendone parte per tutta la vita scolastica.
Far parte di un clan è un simbolo di forza, coraggio e nobiltà, visto che essere fuori di questi significa ritrovarsi nemici tutti gli appartenenti, senza poter far tregue o simili (chi non si schiera è visto male).
I clan, all'inizio, erano esclusivamente maschili (la scuola era aperta solo al sesso maschile) e solea comprendere, al suo interno, membri di famiglie che erano alleate nella vita reale.
Con la riapertura dell'istituto avvenuta nel '900, ciò si indebolì, permettendo ai clan di accettare membri femminili e di famiglie non propriamente alleate, anche se ciò può ancora noie, specie nelle rivalità più accese.
I clan, però, hanno visto aumentare la competitività negli ultimi anni, passando non soltanto a sfide agonistiche organizzate all'interno del campus, ma a vere proprie lotte per i territori e contrabbando.
Infatti, seppur non si possa dire che vi si ritrovi a che fare con dei criminali, i componenti dei clan si comportano come se si ritrovassero all'interno di una piccola famiglia, la quale è tutto per loro.
Ciò comporta che il clan non è solo un posto dove dormire, ma dove manifestare la propria forza verso l'esterno, conquistando territori, pestando e picchiando componenti di altri clan nemici e arricchendosi.

A tutto ciò l'amministrazione della scuola sembra non fare caso e anzi, sembra essere a conoscenza e ad incentivare tutto ciò, evitando, comunque, che la situazione possa degenerare.
Non sono comunque rari i casi in cui componenti dei Clan si ritrovino con storte o ossa rotte, specie durante le guerre.
Vige comunque il patto di non infierire sui feriti e su coloro che si arrendono, seppur in pochi lo fanno, proprio per evitare l'onta dell'arresa:
si preferisce un osso rotto, piuttosto di mostrare la bandiera bianca.

Per questo ogni clan ha o sceglie un capo, il quale ha potere di vita e di morte(o quasi) sui propri membri, i quali lo rispettano e lo proteggono a costo della loro stessa vita(o quasi).
Questo significa che chi non è capo deve, in qualche modo, evitare di uscire via dal favore del proprio capo e cercare di rendersi utile per il clan, da chi suggerisce ai propri compagni a chi, essendo particolarmente ricco, doni particolari oggetti di mobilio alla casa del clan.
Essere cacciati da un clan, infatti, è un grande disonore, che comporta una sostanziale esclusione da qualsiasi attività, con bullismo e atti di violenza psicologica.

In certi casi, i clan costruiscono alleanze temporanee con altre, cercando, in questa maniera, di soverchiare le forze di un'altra o di altre, costruendo degli schieramenti che possono durare anche lunghi anni, nel caso in cui il capo non cambi.
Le alleanze sono più frequenti quando i Clan scendono direttamente sul piede di guerra, quando, con alcuni atti, uno di questi prova ad acquisire gli interessi degli altri: spaccio di verifiche o di penne con suggerimenti interni, territori, cibarie, oggetti, tutto quanto può diventare motivo per scatenare una guerra.

I clan, negli anni, hanno assunto vari gradi di identificazione, non soltanto con case diverse in cui alloggiare, ma anche uniformi, stemmi e riti di iniziazione diversi.
Tutto ciò porta a costruire relazioni durature anche dopo che gli anni scolastici terminano, creando e riportando i conflitti provati nel campus anche nella vita reale.

Tutto ciò porta a degli ostacoli enormi quando qualcuno vuole socializzare o innamorarsi di membri di altri clan, specie se nemici: infatti ciò è giudicato dal Capo e, nel caso esso lo scopra, saranno inevitabili penitenze e la fine del rapporto.
Nei casi più gravi, esso può costituire motivi di cacciata dal Clan.

Si vive per il Clan e per i propri membri, tradirli significa ricevere la cacciata e l'onta del traditore, stato gravissimo nel quale colui accusato di ciò si ritrova a essere ignorato in tutto e per tutto, come se non esistesse.
Si parla di casi di traditori, specie nei secoli passati, che, per l'onta ricevuta, si uccidessero, non sopporta l'umiliazione ricevuta.

I Clan, seppur derivanti da antiche istituzioni non si fanno scrupoli ad utilizzare le tecnologie che più aggradano ed ogni membro è dotato, all'ingresso, di un telefono cellulare, in grado di inviare continuamente la propria posizione, per cui il capo può sapere dove si è, in ogni momento.
Disattivarlo rischia di diventare causa di sospetti e provocare, come si è detto, l'accusa di traditore.
 
Top
0 replies since 30/8/2013, 21:21   11 views
  Share